Per ottenere una marmellata perfetta occorre anzitutto frutta perfetta. Dovrà essere al giusto punto di maturazione, assolutamente intatta, scrupolosamente pulita.
Teoricamente bisognerebbe preparare le marmellate con frutta appena colta, ma ciò è possibile solo a chi vive in campagna e possiede un frutteto.
La tecnica della preparazione delle marmellate prevede le seguenti operazioni:
· Dopo aver pulito con cura la frutta, togliere i noccioli e i gambi e tagliare a pezzi la frutta più grossa. La frutta più piccola va lasciata intera, quella a grappoli va sgranata. Raccogliere la frutta così preparata in una grande terrina (mai in un recipiente di metallo) che si è pesata dapprima vuota e che si peserà poi con la frutta per stabilire la quantità di zucchero necessaria.
· Coprire la frutta con lo zucchero e lasciarla macerare così per cinque o sei ore o anche per tutta la notte, a seconda dei casi (fanno eccezione, per esempio, le fragole che non devono macerare. Vedi ricetta).
· L'esatta proporzione dello zucchero da aggiungere alla frutta è importantissima per la buona riuscita delle marmellate. Troppo zucchero toglie al frutto il suo aroma e il suo tipico sapore e rischia di far cristallizzare la marmellata ; troppo poco ne facilita la fermentazione. In linea generale occorre ricordare che nelle marmellate di frutta acquosa e leggermente acida (come le arance e le amarene), lo zucchero deve essere di peso uguale a quello della frutta mentre in quelle con frutta a polpa densa e dolce (come le albicocche), lo zucchero sarà calcolato in dose minore : 750 grammi per ogni chilo di frutta.
· Una buona marmellata deve mantenere il sapore della frutta di cui è composta e il segreto per conservare aroma e sapore sta in una giusta cottura : una cottura troppo prolungata annulla infatti il tipico sapore di ogni frutto. Quando le dosi sono ben bilanciate, mezz'ora di cottura è sufficiente per la maggior parte della frutta. Il tempo viene del resto indicato normalmente per ogni ricetta.
· Portare il recipiente di cottura sul fuoco a fiamma piuttosto alta ; in un primo tempo la marmellata si mantiene liquida, la parte acquosa della frutta evapora e vengono a galla tutte le eventuali impurità in una schiuma che è necessario togliere via via che si forma.
· In un secondo tempo ha luogo la cottura vera e propria : la marmellata incomincia a rassodarsi e va sorvegliata di continuo e mescolata accuratamente, perché facilmente può attaccarsi sul fondo. Per controllare il grado di cottura immergere la schiumarola nella marmellata raccogliendone un poco.
Inclinare leggermente il mestolo : se le gocce tendono a scivolare tutte assieme verso il basso, la marmellata è pronta. Un altro facile sistema di controllo consiste nel lasciar cadere una goccia di marmellata in acqua fredda : se la goccia va a fondo e poi risale, la marmellata è cotta al punto giusto.
· Affinché la marmellata riesca di giusta consistenza, è necessario che essa contenga in quantità sufficiente gli elementi che favoriscono il rapprendersi della parte liquida in gelatina. Alcuni frutti, come le mele, le arance, il ribes, i lamponi, contengono questi elementi e di solito la marmellata di questi frutti riesce della giusta densità. Altri frutti invece, come le fragole, le pesche, le pere, le ciliegie, mancano di pectina, vale a dire della sostanza che a contatto con lo zucchero e sotto l'azione del calore fa sì che il succo della frutta si addensi e si rapprenda.
Gli inconvenienti più frequenti delle marmellate casalinghe per ciò che riguarda la consistenza sono principalmente tre:

1. Marmellate troppo liquide
Questo avviene quando la quantità di pectina non è sufficiente. Basta allora ricuocere qualche minuto la marmellata unendovi qualche mela a piccoli pezzi o del succo di ribes.
2. Marmellate troppo sode o cristallizzate
Il fenomeno si verifica non ha un sufficiente contenuto acido. Far ricuocere la marmellata unendovi il succo di due limoni, o due cucchiaiate di buon aceto naturale, per ogni chilogrammo di frutta.
3. Marmellate che ammuffiscono
La formazione della muffa può dipendere dal fatto che la marmellata non è stata isolata dall'aria, o anche perché la quantità dello zucchero era insufficiente. Togliere la muffa formata alla superficie del vasetto con un cucchiaio d'argento e far ricuocere la marmellata aggiungendo un po' di zucchero. Chiudere poi i vasi con il sistema della paraffina e conservarli possibilmente in luoghi secchi e ben areati.

Quando la marmellata è tiepida, versarla nei vasi puliti, asciugati e leggermente scaldati. Per la chiusura si può procedere in modi diversi, poiché i semplici coperchi a vite e anche quelli cosiddetti a chiusura ermetica non sono sufficienti a garantire una perfetta tenuta d'aria e quindi una lunga conservazione. Molto usato è il sistema che consiste nel posare sulla imboccatura del vaso un quadrato di cellofan leggera, bagnandola, quando è già appoggiata sul vaso, con una spugnetta. Tendere la cellofan resa più malleabile per essere stata bagnata e mettere un elastico intorno all'orlo del vaso.

Marmellata di amarene (o visciole)
Ingredienti: 1 kg di frutta snocciolata, 1 kg di zucchero.
Scegliere la frutta ben matura e farla macerare per circa cinque ore. Far cuocere poi lentamente per mezz'ora.


Marmellata di ciliegie
Ingredienti: 1 kg di frutta snocciolata, 800 g. di zucchero, 200 g. di succo di ribes o polpa di mele.
Preparare uno sciroppo con zucchero e 1 decilitro d'acqua; quando bolle, aggiungervi le ciliegie. Far cuocere per mezz'ora.


Marmellata di pesche
Ingredienti: 1 kg di frutta (scegliere la qualità Gallona di Verona o pesca cotogna) snocciolata, 800 g. di zucchero, il sugo di due limoni.
Procedere poi come per la marmellata di amarene.


Persicata
E' la marmellata di pesche, preparata in modo che alla fine risulti dura ; far bollire le pesche per qualche minuto, scolarle, spellarle e togliere i noccioli.
Passare le pesche al setaccio e pesarne la polpa calcolando 800 grammi di zucchero per ogni chilo di polpa. Mettere nella pentola solo la polpa della frutta e portare a ebollizione. Unire allora lo zucchero e, mescolando sempre, lasciare cuocere per un quarto d'ora. Versare la persicata in teglie larghe e basse, foderata di carta oleata e lasciare asciugare fino al giorno dopo. Rovesciare allora la persicata, togliere la carta e fare asciugare all'aria, coprendo con una garza.
Tagliare a rettangoli, passarli nello zucchero semolato o cristallizzato, e conservarli in scatole di latta o in vasi di vetro.


Marmellata di albicocche
Ingredienti: 1 kg di frutta snocciolata, 750 g. di zucchero
Procedere come descritto per la marmellata di amarene e alla fine rompere qualche nocciolo e mettere due di queste mandorle in ogni vasetto, prima di chiuderlo.


Marmellata di fragole
Ingredienti: 1 kg di fragole, 1 kg di zucchero, il sugo di due limoni.
Far bollire venti minuti e scegliere frutta sana e non troppo grossa ; unire lo zucchero alle fragole solo al momento di cuocerle.


Marmellata di carote
Tagliare a pezzettini 1 kg di carote e farle cuocere in due bicchieri d'acqua ; passarle al setaccio e unire pari peso di zucchero sciolto in poca acqua e le scorze (solo la parte gialla) di quattro limoni.
Far cuocere per venti minuti e togliere poi le scorze di limoni.


Marmellata di pere
La marmellata di pere (preferire le pere Willams) richiede sempre l'aggiunta di mele, in genere nella proporzione di un terzo. Per ogni chilo di frutta occorrono 800 grammi di zucchero e il sugo di due limoni. Procedere come indicato nella marmellata di amarene.


Marmellata di fichi
Per fare questa marmellata occorre poco zucchero, grazie all'alto contenuto zuccherino dei frutti. Sbucciare dei fichi ben maturi e pesarli, calcolando poi la metà del loro peso come dose per lo zucchero. Mettere lo zucchero nella pentola, con uno o due bicchieri di acqua a seconda della quantità di frutta, lasciando bollire per cinque minuti a fiamma alta.
Unire quindi i fichi dopo averli divisi a spicchi e far cuocere, mescolando, per mezz'ora.


Marmellata di castagne di Miranda
Ingredienti: 1 Kg di castagne sbucciate, una stecca di vaniglia, zucchero, 2 cucchiai di cognac.
Cuocere nell'acqua le castagne, scolarle e togliere la pellicina, passarle col passaverdure. Pesare le castagne passate e poi unirvi la stessa quantità di zucchero.
Mettere le castagne con lo zucchero in un tegame e cuocere per 40 minuti circa mescolando sempre, a fine cottura aggiungere il cognac.

Testi di Liliana Santoni Mariotti - Assistenza di Ilaria Mariotti e Arianna Mariotti, Claudio Schiaffini e Imma De Iulio - Web Mara Gibelli